Cenni storici

L’originario paese di San Carlo sorge sulla bonifica di terre malsane e in continua lotta con il fiume Reno, estintosi in quel tratto nel 1767.

Le continue opere di bonifica del Reno apportate nella zona con la deviazione del fiume Reno permisero a questo borgo di ingrandirsi sempre più aumentando il numero dei suoi abitanti. Dopo la deviazione del fiume, fu possibile ricavare lo spazio per l’attuale piazza Augusto Pola, (sancarlese, Fante e medaglia d’oro al Valore della prima Guerra Mondiale, morto in Russia nel tentativo di salvare in battaglia un suo superiore).

All’inizio del Novecento Tancredi Ludergnani, privato possidente terriero locale, dona alla Curia Arcivescovile di Bologna, l’Oratorio Ghisilieri completo di sacrestia, Canonica e un terreno per la costruzione del primo Asilo infantile del paese. Tale donazione permette l’istituzione della parrocchia autonoma dei Santi Carlo e Benedetto e quindi il distacco dalla sussidianità alla vicina Parrocchia di Sant’Agostino. Dedicato ai SS. Carlo e Benedetto, per secoli questa piccola chiesa ha rappresentato un importante punto di riferimento per la vita religiosa della popolazione locale, a tal punto che ha dato il nome al borgo stesso, sorto attorno al 1700. Per molti anni infatti la chiesa di San Carlo fu sussidiaria della parrocchia di Sant’Agostino. Nel 1911 ottenne varie concessioni e diritti parrocchiali tra cui quello di fonte battesimale.

Nel 1916 Papa Benedetto XV, con il decreto del Cardinale Gusmini, dispone lo smembramento tra la parrocchia arcipretale di Sant’Agostino e la sussidiale di San Carlo, autorizzando l’erezione di quest’ultima a parrocchia autonoma, e tale è rimasta sino ai giorni nostri.

Nel 1928 viene aperto in via Chiesa, dietro l’Oratorio Ghisilieri, il primo Asilo di San Carlo, gestito dalle suore.

Con l’espansione del paese, negli anni Novanta è stata costruita una nuova e più spaziosa chiesa nel centro del paese, inaugurata nel 1997. Da qui l’affettuoso appellativo dell’Oratorio Ghisilieri quale “Chiesa Vecchia di San Carlo”.

Nel 2012 San Carlo è stato epicentro del sisma ed è stato duramente colpito anche dal fenomeno della liquefazione delle sabbie.

Ad oggi è ancora in corso la Ricostruzione.

“Risalgono al Seicento le prime notizie di San Carlo: la Famiglia Ghisilieri […] che vantava legami di parentela con i Borromeo di Milano, fece costruire nel 1680 un oratorio in occasione della canonizzazione di prelato Carlo Borromeo. L’oratorio, dedicato ai Santi Carlo e Benedetto, fu affidato a un cappellano che aveva, in cambio di un beneficio, l’obbligo di insegnare il catechismo e di celebrare la Messa ai coloni della tenuta; a questi compiti fu aggiunto anche quello di assistere agli infermi. In virtù di questi vantaggi, lentamente sorse l’attuale paese. Verso la fine del XVII secolo l’oratorio fu distrutto da un incendio, ma la pietà degli abitanti e gli interessi della famiglia Ghisilieri fecero in modo che fosse ricostruito nel 1685 con architettura di Agostino Barelli e dedicato anche a San Benedetto i cui resti erano stati donati dal Cardinale bolognese Gasparo Carpegna Vicario generale di Papa Innocenzo XI alla contessa Francesca Albergati Ghisilieri.”

cfr. “San Carlo e la sua Chiesa”,
in Gruppo di Ricerche Storiche Santagostinesi,
“Sant’Agostino…alla ricerca del Passato…”
quaderno 1, pag. 71